C’è un film che racconta vent’anni di storia del Metodo Di Bella. Una storia difficile da raccontare perché parla di scienza,
di approccio innovativo al cancro, di speranze, di una sperimentazione bocciata da varie commissioni nazionali. Di inchieste e denunce. E soprattutto mostra, documenti alla mano, risultati concreti di cui nessuno parla. «La terapia funziona. Il film d’inchiesta però sta creando malumore nei circoli di potere che gestiscono il mercato del farmaco». Giuseppe Di Bella è medico e figlio del professore Luigi Di Bella che fu promotore del metodo che ha introdotto una nuova concezione terapeutica biologica nella prevenzione e cura del cancro. Luigi Di Bella non era amato dalla scienza ufficiale e oggi come allora il suo “metodo” continua a scatenare i suoi oppositori. Il film-documentario Il Metodo Di Bella 20 anni dopo è sviluppato in dieci parti, per un totale di oltre sei ore.
(Link: http://www.vff-marenostrum.org/VFF-Films/Metodo-Di-Bella-Documentario.html).
Da una intervista a Il Secolo D’Italia
Dottor Di Bella, ancora problemi. Che cosa sta succedendo?
Il produttore del film è un Istituto di ricerca indipendente straniero. Dopo quattro anni d’indagine approfondita sui documenti originali, relativi alla sperimentazione del Metodo Di Bella – tra cui quelli del Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità – è arrivato a conclusioni gravi, documentate e incontestabili.
In che senso?
Emergono numerose e rilevanti anomalie della sperimentazione che ne risulta totalmente invalidata e delegittimata. Dal 1998 l’instancabile macchina del fango dei mainstream di regime, in maniera ossessiva ha attuato una diffamazione continuata e aggravata contro il professor Di Bella e il suo metodo. Il film certifica la totale mancanza di verità e di documentazione di queste falsificazioni di regime. Ogni contestazione fatta nel film a queste disinformazioni e mistificazioni è rigorosamente, puntualmente documentata. Ne emerge un quadro allarmante che mostra come la classe politica di sinistra, al governo durante la sperimentazione, sia da sempre asservita a inconfessabili interessi antinazionali.
Nel film ci sono anche testimonianze di malati?
Significativa è la testimonianza di sedici pazienti guariti dai tumori solo seguendo il Metodo Di Bella, ovvero senza intervento chirurgico, chemio o radioterapia. I pazienti hanno presentato l’intera documentazione originale del loro decorso: dall’insorgenza della malattia alla guarigione, con cartelle cliniche, referti di indagini ematochimiche e strumentali, esami istologici e immunoistochimici, tutti verificati e legalmente certificati. I pazienti poi sono stati nuovamente intervistati dopo tre anni. Erano guariti. Le loro condizioni di stabilità sono state certificate da relazioni dei loro medici. Anche questi documenti sono legalmente certificati. Nel film viene riportata, inoltre, una rassegna di pubblicazioni sulle banche dati biomediche ufficiali internazionali che documentano l’efficacia del MDB e dell’assenza di tossicità. Questi dati sono riportati anche in italiano e per esteso nel portale ufficiale www.metododibella.org
Quanti pazienti sono guariti con la terapia?
I casi pubblicati sulle banche dati sono circa un migliaio e riportati nella sezione “pubblicazioni scientifiche” in homepage del sito ufficiale www.metododibella.org reperibili al seguente link
http://www.metododibella.org/pubblicazioni-scientifiche.html#.XHWEXYhKjcs
Quali sono i tumori che rispondono meglio alla terapia?
Linfomi, tumori della prostata e della mammella.
Ma perché la terapia è stata così contrastata?
Vuole realmente sapere qual è la ragione vera?
Certo…
Il Professor Di Bella ha messo in crisi e delegittimato questo sistema di potere attraverso le dirette, numerose e pubbliche testimonianze di tantissime persone guarite con la sua cura. Il movimento di opinione popolare nato spontaneamente ha costretto questi poteri a sospendere per nove anni la dittatura terapeutica.
E poi che è successo?
Romano Prodi, con la finanziaria 2007, ha abrogato la cosiddetta “legge Di Bella”. La disposizione di legge era stata introdotta sotto la pressione dell’opinione pubblica nel 1998 e consentiva al medico di prescrivere la cura al di fuori dei vincoli burocratici ministeriali secondo scienza e coscienza, in base alle evidenze scientifiche. Grazie a questa legge per anni i medici hanno potuto prescrivere farmaci di cui esisteva un razionale d’impiego scientificamente testato, ma ignorato dalle commissioni ministeriali. Con la finanziaria 2007 la “legge Di Bella” non è più applicabile.
Quali sono state le conseguenze per i medici?
Il medico spesso si trova costretto a prescrizioni che vanno in contrasto con la sua coscienza, esperienza, cultura ed etica. In sostanza, gli è fatto esplicito divieto di prescrivere farmaci “off label” (fuori etichetta) per i cosiddetti usi “non previsti”, anche se pienamente conformi a un rigoroso e logico razionale impiego clinico basato sull’applicazione circostanziata, ragionata, consequenziale, delle evidenze scientifiche. Secondo il giuramento di Ippocrate, la Conferenza internazionale di Helsinki sull’etica medica, la Codificazione Internazionale della Medicina Basata sull’Evidenza (EBM), il medico non solo può, ma ha il dovere morale, umano, professionale, di applicare in ogni singolo caso e circostanza, il farmaco meno tossico e più efficace. La finanziaria 2007 fa nella maggioranza dei casi espresso divieto di applicare questi concetti ovvi, universalmente accettati e sottoscritti, umiliando la libertà e dignità del medico con danno per la salute degli ammalati. E ancora oggi la storia continua.
https://www.secoloditalia.it/2019/02/giuseppe-di-bella-ecco-come-la-sinistra-ha-affossato-la-cura-contro-il-cancro-video/
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